Jonchets, Alessandra Maria Porfidia

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La formazione artistica contemporanea non può più limitarsi alla mera acquisizione di competenze tecniche; deve includere anche la capacità di interagire con un mondo globalizzato e in continuo mutamento.
In questo contesto, l’Accademia delle Belle Arti ha il compito di preparare gli studenti a diventare anche cittadini del mondo, capaci di utilizzare l’arte come mezzo di espressione, comunicazione e trasformazione sociale.
La partecipazione al progetto ‘iosonovulnerabile’ si inserisce in questa ricerca intensiva e personale, volta ad ampliare l’orizzonte culturale e creativo degli studenti di scultura, stimolando una riflessione profonda sul ruolo dell’arte nella società contemporanea.
Andrea Emo sosteneva che “l’arte è la trasformazione di una sensibilità in un’attività; trasformazione misteriosa, che è l’essenza stessa del pensiero“. Arte come coscienza dell’azione.
La scultura intitolata Jonchets, o Sciangai, realizzata dal gruppo di giovani artiste dell’Accademia di Belle Arti di Roma, rappresenta un esempio emblematico di questo processo atto a trasformare l’azione in coscienza.
In questa azione-coscienza risiede tutto il suo sviluppo essere-non essere: 41 bastoncini che, in rapporto dialettico e sinergico con gli altri dispositivi artistici collocati nella “forma e nello spazio” del giardino-laboratorio e al cospetto del maestoso colonnato progettato dall’architetto italiano Luigi Moretti nel 1953, rendono riconoscibile e distintivo l’intuito dell’artista, che è l’intuito del presente: non arrendersi di fronte alla complessità del mondo.
Attraverso l’esperienza promossa dal Movimento VulnerarTe, gli studenti sono immersi in un processo dinamico e integrato che funziona come strumento di dialogo e integrazione con una varietà di linguaggi creativi, coinvolgendo le istituzioni di supporto al progetto e affrontando tematiche critiche e interculturali.
L’importanza della ricerca transdisciplinare senza scopo di lucro di ‘iosonovulnerabile’ risiede nella sua capacità di superare i confini nazionali e abbattere le barriere tra lo spettatore e l’opera d’arte, consentendo così di costruire, dall’Italia, una comunità artistica internazionale in grado di esplorare le sfide del mondo dell’arte contemporanea.

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