In un’epoca di crisi permanente, in cui l’ordine internazionale è in declino e le leggi del pianeta sono sfuggite al controllo a causa dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’identità dell’artista di oggi è ben definita, sebbene interpretata con approcci e modalità alternative: IBRIDARE, sconfinare tra linguaggi e culture, mantenendo al contempo una sensibilità attenta al contesto e ai suoi limiti.
Rimanere in bilico tra diverse categorie creative e sperimentare una certa inquietudine riguardo alle definizioni rappresenta il viaggio dell’arte contemporanea, che eredita il testimone dai movimenti del primo Novecento, come la Bauhaus. Bisogna insistere sulla domanda di cambiamento dei paradigmi che la nuova progettualità dell’arte contemporanea deve affrontare, sfuggendo a ogni forma di zona di comfort.
Questa ricerca si concentra su prospettive insolite guidate dal concetto di TRANSDISCIPLINARITÀ, mirando alla comprensione della complessità del mondo presente. Ci muoviamo nello spazio inusuale delle ZONE INTERSTIZIALI tra pittura∞scultura, influenzati dal linguaggio del cinema, della danza, della musica e della fotografia, al fine di ri-significare continuamente i luoghi espositivi e sperimentare pratiche creative relazionali che rivelino connessioni, affinità, sviluppi possibili con gli elementi partecipanti.
Questa è l’eccitante necessità nella inconchiusa ricerca espressiva di una dimensione autoriale che attraverso il «TESSUTO-TRAMA-COSMICA» degli «ORGANISMI-ARTISTICI-COMUNICANTI» si basa sulla «CO-EXSISTENCE» nel creare anelli performativi irregolari, concepiti come luoghi di incontro e comunità, spazi di generazione e attiva conoscenza, non solo di fruizione.
Si tratta di re-inversione di tendenza nell’arte, lontana dalle caste esclusive esaurite e dai sistemi autoreferenziali ormai senza respiro. Da qui intrecciamo i primordiali temi del «CORPO-OLTRE-MATERIA», della «VULNERABILITÀ», dell’«ETICA-NOMADE» e dell’«ESTETICA-DELLA-CONVERGENZA» basata sui meccanismi creativi delle Rovine, per ampliare e deviare la domanda contemporanea rispetto a ciò che viene propagandato attraverso il para-verso. Con questo neologismo, in questo contesto, si intende l’incessante degrado dei mondi virtuali verso la superficialità dei mondi-specchio del nostro quotidiano.